Urano, Tecla, Filippo e "altri incidenti"

Oltre un anno fa, alla fine di luglio 2020, riportai in questo blog, l'episodio di Silvano alle prese con Saturno ; l'astro lo aveva “bastonato” più volte (mettendoci chiaramente la firma) per fargli capire che non doveva più frequentare luoghi dove si esercitava violenza: lo stadio e la caccia!

Oggi, invece vi parlerò di Urano e dei suoi effetti.

Urano era, mitologicamente parlando, il padre di Saturno.
Un proverbio recita: “la mela non cade lontano dall'albero”: i due, infatti, non sono troppo diversi anche se il primo è molto rapido, l'altro invece è lento.
Anche quando si parla di Urano, quindi, molti tra gli addetti ai lavori e non solo, fanno scongiuri e “toccano ferro”, anzi, alluminio, metallo proprio di Urano (anche qui però, come per Saturno, può succedere che i transiti siano invece apportatori di felici novità ! ).
Per spiegarvi, come tempo fa vi ho raccontato di Silvano e di Saturno, stavolta vi narrerò le avventure di Filippo e del suo Urano!

 
Era il 1982, durante i tempi felici di Pertini presidente.
Tra tanto benessere vi era Filippo, un carissimo amico mio che “soffriva” di una sfiga cronica: era l'esempio vivente della legge di Murphy !

All'epoca, dopo che mi aveva raccontato del suo ultimo – ma solo in ordine di tempo – episodio sfortunato, gli avevo proposto di venire con me nello studio della mia insegnante di astrologia, la signora Tecla, torinese doc. Sicuramente lei avrebbe saputo dirgli, se non altro, quando questa persecuzione gli avrebbe lasciato un periodo per riprendere fiato.
Così Filippo, ormai senza speranza, mi seguì a casa di Tecla.
Una volta seduto al tavolo, Filippo comunicò i suoi dati di nascita; l'astrologa, prese un oroscopo vergine e iniziò a disegnare la domificazione nel tema di nascita; l'ascendente cadeva agli ultimi gradi del Granchio; quindi tirò giù gli altri pianeti, come indicato dalle effemeridi, il librone che contiene le posizioni planetarie, giorno per giorno, di tutti gli astri fino a Plutone.
Tecla trascrisse il Sole e Mercurio nel Toro, la Luna e Marte nei Gemelli, Venere in Ariete e Giove nel Granchio, congiunto all'ascendente.
A questo punto l'affermazione: “Non capisco,  signor Filippo, lei dice di essere sfortunato; non è possibile con una congiunzione così stretta tra Giove e ascendente..... a meno che, tra i due, non ci 'caschi' Urano”.
L'astrologa segnò, quindi, la posizione di Saturno, in Scorpione, e quella di Urano.
Dove cadeva, secondo voi, Urano nell'oroscopo del nostro Filippo?
Proprio lì, tra ascendente e Giove, con lo scopo feroce di separare la congiunzione e di neutralizzarne gli effetti benefici.
Tecla capì immediatamente che la sfortuna di Filippo era cronica!
Ogni volta che Giove promette, Urano impedisce.
E lo fa in quel modo tutto suo, con un piccolo imprevisto dagli effetti devastanti; ad esempio, una ruota sgonfia che ti fa arrivare tardi all'appuntamento con quella che avrebbe potuto essere la donna della tue esistenza; ci arrivi con le mani sporche di grasso..... ma non importa, lei è già andata via.
Oppure un altro arzigogolo del destino ti impedisce di portare a termine un qualcosa di importante. Urano è il coperchio che manca perché il diavolo non l'ha fatto !
E, al momento della nascita di Filippo, Urano era proprio lì, tra Giove e l'ascendente con il solo scopo di separarli !

Tornando al “nostro” pianeta: proprio come ogni altro astro, anche Urano ha i suoi pro e i suoi contro.

Nello stesso periodo infatti (dalla fine del 1981), contrariamente a quello che succedeva a Filippo, a me Urano stava dando moltissimo ... e da diverso tempo: mi aveva permesso, ad esempio, di uscire da un periodo buio e la sua luce mi aveva indicato la strada dell'astrologia (proprio lui è il signore di questa arte/tecnica).
In quei mesi transitava avanti e indietro tra la fine dello Scorpione e l'inizio del Sagittario, dopo aver composto una serie di trigoni con il mio stellium natale.
In campo affettivo avevo posto il termine ad una relazione sentimentale poco felice proprio con una donna dell'Aquario, segno, appunto, dominato da Urano. Il pianeta aveva innescato in me un periodo di rinascita culturale e spirituale (complice Nettuno che “spazzolava” il mio ascendente).
Era un periodo in cui, per me, l'imprevisto arrivava giusto come la tessera del puzzle che stai cercando. E questo tantissime volte !

Eppure nello stesso momento, mentre Urano mi era amico e consigliere come lo è un nonno ( i nonni sono governati dall'astro ) per Filippo, ahimè, non era così. Addirittura, sul lavoro, Urano - signore delle cose elettriche - gli aveva portato via il socio, rimasto folgorato da un impianto radio.

Ma, nella maggior parte dei casi, solo nell'immediato Urano è il pianeta delle cose strane, improvvise ed incomprensibili; perchè dopo qualche tempo emergono, finalmente chiare, le motivazioni del suo agire. È un amico che sembra agire contro di noi ma che ci vuole bene: fa di tutto per modificare quei settori della nostra vita che non funzionano, siano relazioni o altro. Solo che lo fa tranciando; non a caso il suo glifo ricorda un'ascia !


Come lo fa ?
Lasciando cadere la famosa goccia che fa tracimare il vaso o che fa esplodere la botte di Pascal.
Oppure, ancora, fa cadere l'acciuga della “bagna cauda” sul vestito della fidanzata, come accadde ad un altro amico che menava avanti una relazione senza sbocchi con una signorina scioccherella. Ancora oggi quest'amico benedice l'acciuga che macchiò alla ragazza il vestito “buono”, quello della festa, ponendo fine alla “storia” !

Quindi, come per tutti i pianeti, anche i transiti di Urano servono ad evolverci, non senza dolore.
Gli imprevisti che ci propone sono grandi insegnamenti; ne usciremo rivoluzionati, più maturi e più forti.



Nel 1789, anno della Prima Rivoluzione Francese, mentre Plutone (il trasformatore) transitava al centro dell'Aquario, segno uraniano, Urano era all'inizio del Leone, segno del Sole e del potere solare, della monarchia quindi.

Da quanto avete letto fin qui, Urano è il pianeta che taglia, che trancia in modo rapido, anche violento, permettendoci di staccarci da una situazione corrotta.

È ciò che avvenne in Francia quando Urano chiuse (almeno per un po') con una monarchia oramai inadatta; la nobiltà francese - il re Luigi XVI e la sua Marie-Antoinette, quella che propose di elargire brioches al popolo affamato che chiedeva il pane - perse la sua “testa” in senso stretto, fisicamente.

Tra qualche anno si riproporrà quella configurazione astronomica/astrologica che sfociò nella Rivoluzione del 1789. Ai posteri.....

 











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