1945: le bombe di Hiroshima e Nagasaki
Sono trascorsi 76 anni dal 6 e 9 agosto del 1945 quando due ordigni atomici distrussero due città giapponesi aprendo, così, uno dei capitoli più bui della storia dell'Uomo.
Per quanto le cause di un simile olocausto siano da ricercare esclusivamente nella “dis-umanità” di decisioni ciniche, interessate, spietate, disgustosamente "solo" politiche, oggi, in memoria delle centinaia di migliaia di vittime che questo orrore ha causato, ho voluto cercare di capire quale “cielo” abbia potuto "favorire" uno scenario così atroce.
Sicuramente tutti ricorderete ( come dimenticare ? ) la tragedia di Hiroshima e Nagasaki; per iniziare farò comunque un breve riassunto degli avvenimenti.
Nel 1939 nacque a New York il Manhattn Project, come gruppo di ricerca sull'energia nucleare; in Italia avevamo un gruppo di fisici che, analogamente, operavano in via Panisperna a Roma.
Con l'entrata in guerra degli USA nel 1942 il progetto venne “adottato” dai militari e posto sotto il comando del generale Groves.
I laboratori vennero installati nel deserto del New Mexico, a Los Alamos.
Qui, per tre anni, si lavorò al progetto che portò alla detonazione del 16 luglio 1945.
"The Gadget" – nome del primo ordigno - fu fatto esplodere con successo presso "Jornada del Muerto"... e già questo toponimo fa pensare a Plutone, astro della morte.
Al progetto Manhattan lavorarono complessivamente 130mila persone e il
tutto costò l'equivalente di circa 35 miliardi di dollari attuali.
Vi parteciparono le migliori teste del pianeta: Fermi, realizzatore del primo generatore atomico nel 1942, Segré ,Teller, Winter, Fuchs, Groves, Szilard.
Vi parteciparono le migliori teste del pianeta: Fermi, realizzatore del primo generatore atomico nel 1942, Segré ,Teller, Winter, Fuchs, Groves, Szilard.
A guidare l'équipe di scienziati c'era il fisico americano Robert Oppenheimer, nella foto a destra lo vediamo insieme al generale Leslie Grover, che fu il capo militare del programma.
Gli addetti al progetto vennero spronati a velocizzare le ricerche con la notizia che i Tedeschi stavano per arrivare, anche loro, a fabbricare degli ordigni atomici.
In realtà questa notizia si rivelò falsa perché, dopo la caduta del III Reich, non furono trovate prove di lavori abbastanza avanzati da poter intimorire gli Alleati. Tuttavia, c'è da dire che i Tedeschi puntavano a distillare deuterio e trizio (forme di idrogeno pesante) da usarsi come acceleratori di reazione.
Ma veniamo ora all'analisi astrologica degli avvenimenti partendo dall'oroscopo di Robert Oppenheimer capo progetto.
Notiamo immediatamente Plutone, astro delle energie nascoste, nella prima casa in Gemelli, segno di studi.
La statura fisica dello scienziato, alta per l'epoca, gli veniva da Saturno in casa X, astro più elevato del tema.
Oppenheimer era un personaggio parecchio saturnino: silenzioso, riflessivo, grande studioso.
Oppenheimer era un personaggio parecchio saturnino: silenzioso, riflessivo, grande studioso.
Studioso proprio di quelle scienze innovative simboleggiate dall'Aquario, segno ospitante Medium Cieli e Saturno di Robert.
Sicuramente non possiamo definirlo un “simpaticone”, ma il suo lavoro lo fece piuttosto bene.
Lo stellium arietino Sedna, Venere e Giove in casa XI, analogica all'Aquario, lo spinse verso la ricerca di quel “fuoco” che ancora era plutonicamente nascosto sotto la Terra (in prima casa).
Lo scienziato fu sempre consapevole delle proprie responsabilità al punto da pronunciare la frase “Sono diventato Morte, il distruttore di mondi" – frase da lui tratta dalla Bhagavadgītā - dopo le esplosioni giapponesi. A lui, nel 2000, venne dedicato un asteroide della Fascia dei Troiani (tra Giove e Saturno), appunto chiamato 67085 Oppenheimer.
Successivamente alla guerra si oppose alla costruzione della bomba a fusione di idrogeno (bomba H) il cui progetto fu condotto da Edward Teller, sicuramente meno etico di lui. Teller, probabilmente non aveva Saturno allo zenith come Oppenheimer.
Lo stellium arietino Sedna, Venere e Giove in casa XI, analogica all'Aquario, lo spinse verso la ricerca di quel “fuoco” che ancora era plutonicamente nascosto sotto la Terra (in prima casa).
Lo scienziato fu sempre consapevole delle proprie responsabilità al punto da pronunciare la frase “Sono diventato Morte, il distruttore di mondi" – frase da lui tratta dalla Bhagavadgītā - dopo le esplosioni giapponesi. A lui, nel 2000, venne dedicato un asteroide della Fascia dei Troiani (tra Giove e Saturno), appunto chiamato 67085 Oppenheimer.
Successivamente alla guerra si oppose alla costruzione della bomba a fusione di idrogeno (bomba H) il cui progetto fu condotto da Edward Teller, sicuramente meno etico di lui. Teller, probabilmente non aveva Saturno allo zenith come Oppenheimer.
Passiamo ora alla prima esplosione atomica della Storia, una bomba al plutonio chiamata appunto “The gadget” .
Avvenne nelle prime ore del mattino del 16 luglio di quel fatidico 1945.
Anche qui, come nel tema di Oppenheimer, Plutone è in casa prima, congiunto, però, preciso all'ascendente.
Marte occupa la casa decima, lo zenith e rappresenta “il fuoco dal cielo”: è l'astro più elevato del tema.
Avvenne nelle prime ore del mattino del 16 luglio di quel fatidico 1945.
Anche qui, come nel tema di Oppenheimer, Plutone è in casa prima, congiunto, però, preciso all'ascendente.
Marte occupa la casa decima, lo zenith e rappresenta “il fuoco dal cielo”: è l'astro più elevato del tema.
Questo è “The gadget”, ovvero ” l'arnese”, il primo ordigno atomico!
Passiamo ora alle note più tristi: i test funzionarono … e altri due ordigni erano pronti ! E rimaneva ancora un nucleo di plutonio sufficiente per un'altra bomba.
Vediamo i due oroscopi delle esplosioni sul Giappone.
HIROSHIMA
Il 6 agosto 1945 alle ore 8, 16' e 8” detonò il “Little Boy”, "Il ragazzino"; così era chiamata in codice la bomba A di Hiroshima.
L'esplosione avvenne a 580 mt di quota. Si trattava di una bomba ad uranio 235 da un paio di decine di chiloton.
Il problema, lungamente studiato anche dallo stesso Oppenheimer, era se il bombardiere B29, aereo piuttosto pesante, sarebbe riuscito a virare in tempo per evitare il vento dell'esplosione, cosa che riuscì a fare.
L'esplosione avvenne a 580 mt di quota. Si trattava di una bomba ad uranio 235 da un paio di decine di chiloton.
Il problema, lungamente studiato anche dallo stesso Oppenheimer, era se il bombardiere B29, aereo piuttosto pesante, sarebbe riuscito a virare in tempo per evitare il vento dell'esplosione, cosa che riuscì a fare.
La struttura del mezzo, pur scossa dalla vampata di aria arroventata, resistette.
L'ascendente cade in Vergine e Sedna, suo maestro, è in Ariete, segno di fuoco e, soprattutto, nella casa VIII, quella della distruzione (e della rigenerazione).
Plutone, astro analogico alla casa VIII è congiunto al Sole, astro di fuoco in segno di fuoco.
Plutone, astro analogico alla casa VIII è congiunto al Sole, astro di fuoco in segno di fuoco.
C'è chi disse che a Hiroshima il Sole scese in Terra !
La casa XI è analogica ad Urano, astro delle esplosioni ed è, in Granchio, governata dalla Luna congiunta a Saturno.... qualcosa di pesante che cade sulla gente/Luna.
Questa congiunzione è quadrata da Eris, astro di discordia (in fuoco), in aspetto dissonante.
Urano, inoltre è l'astro più alto, precisamente congiunto allo zenith, e pure congiunto a Marte, astro di fuoco.
Questa congiunzione è quadrata da Eris, astro di discordia (in fuoco), in aspetto dissonante.
Urano, inoltre è l'astro più alto, precisamente congiunto allo zenith, e pure congiunto a Marte, astro di fuoco.
Un piccolo inciso: il pilota dell' Enola Gay, il B29 che sganciò la bomba A su Hiroshima, morì suicida, forse pentito per aver ucciso quarantamila innocenti bambini ! Pensate che in Giappone esiste ancora oggi un termine specifico, HIBAKUSHA, che indica una persona colpita da radiazioni.
NAGASAKI Il 9 agosto 1945 alle ore 11, 2' esplose il “Fat Man”, "L''uomo grasso"; così era chiamata in codice la bomba A di Nagasaki.
L'esplosione avvenne a 470 mt di quota. Si trattava di una bomba a plutonio 238 di ventuno chiloton. Il plutonio 238 (Pu nella tavola di Mendelejev) è estremamente tossico oltre che radioattivo. Il suo nome ricorda Plutone, astro di morte, così come l'uranio (U) ci riporta al pianeta delle esplosioni, Urano
E' ancora in atto la congiunzione Sole / Plutone.
Ma l'aspetto più inquietante, resta la congiunzione Marte / Urano in Gemelli in casa VIII: il vento rovente e distruttore che si sprigiona dall'esplosione.
Giove (in esilio) e Nettuno in casa XII indicano la grande e prolungata sofferenza cagionata dall'esplosione.
Ci si chiede se non sarebbe stato meglio invitare l'imperatore giapponese ad assistere ad una esplosione sperimentale e convincerlo a firmare la pace prima di uccidere circa quattrocentomila persone.
Prima ho parlato di note tristi.
Ebbene, voglio concludere con l'unica notizia positiva che sia riuscito a trovare in un mare di tragedia.
Si tratta di un episodio riportato da Nico Valerio - se ricordo bene - in un suo libro di alimentazione naturale, fu quello dell'ospedale di san Francesco (l'area del sud del Giappone, colpita dalle bombe A, è a prevalenza cattolica; furono i Gesuiti, dal 1549, ad importare la dottrina cristiana nel sud del Giappone; quindi non vi stupisca se la struttura porta il nome di un santo cattolico).
L'ospedale di san Francesco aveva al suo interno un padiglione in cui i malati, lungodegenti, erano curati con l'alimentazione macrobiotica. I soccorsi giunsero in quell'area della città solamente dopo una quarantina di giorni e trovarono morti il personale e i degenti dell'ospedale. Soltanto nel reparto di macrobiotica erano tutti vivi e in discreta salute, a dispetto delle radiazioni.
L'ospedale di san Francesco aveva al suo interno un padiglione in cui i malati, lungodegenti, erano curati con l'alimentazione macrobiotica. I soccorsi giunsero in quell'area della città solamente dopo una quarantina di giorni e trovarono morti il personale e i degenti dell'ospedale. Soltanto nel reparto di macrobiotica erano tutti vivi e in discreta salute, a dispetto delle radiazioni.
Ancora: curati con l'alimentazione macrobiotica uomini e donne hibakusha recuperarono fertilità e capelli dopo averli perduti per le radiazioni ! Così ci racconta George Ohsawa nei suoi libri sulla filosofia macrobiotica.
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