Il tema natale di Jésus
Tutta la Cristianità festeggia il Natale come la nascita di Joshua ben Yussef ovvero Gesù, figlio di Giuseppe detto il Cristo, avvenuta, si dice, nell'anno zero dell'Era Cristiana o Era Volgare.
Numerose sono le polemiche sull'originalità o meno della festa del Natale. Molti studiosi ritengono, ad esempio, che la festa del Natale si sarebbe “insediata”, con una sorta di dissolvenza incrociata, sulle feste solari del solstizio.
Essi sostengono che presso gli antichi, il tempo che precedeva il solstizio fosse fonte di grande preoccupazione, in quel periodo dell'anno le giornate si accorciano a tal punto che essi temevano non si sarebbero più riallungate.
Dopo 3 o 4 giorni dal solstizio (la notte più lunga dell'anno), accorgendosi con sollievo che la fase diurna tornava ad allungarsi, festeggiavano il ritorno del Sole!
La festa del solstizio dei Latini era chiamata Sol Invictus.
La festa del solstizio dei Latini era chiamata Sol Invictus.
Ma, come dicevo all'inizio, per i cristiani di tutto il mondo invece, il 25 dicembre, la notte di Natale, si ricorda e si festeggia la nascita di “Gesù bambino”!
E' nel Nuovo Testamento che gli evangelisti Matteo e Luca, descrivendo la nascita di Cristo, la datano ai tempi del censimento, in Giudea e Samaria, sotto Ottaviano Augusto, imperatore a Roma. Essi raccontano che in quei giorni, per partecipare al censimento, anche i genitori di Gesù, Giuseppe e Maria, si misero in viaggio verso Gerusalemme … lungo la strada, per Maria che era incinta, "...si compì per lei il tempo del parto".
Occorre qui fare una premessa: i Romani avevano un senso dell'organizzazione e della programmazione davvero invidiabile. Ogni venticinque anni, bandivano un censimento della popolazione umana...e pure degli animali !
Ora sappiamo che, intorno alla presunta nascita di Gesù (anno zero), ci fu un solo censimento indetto ben sette anni prima dell'inizio dell'Era Volgare o Cristiana.
All'epoca era governatore di Giudea, Samaria e Siria Publio Sulpicio Quirinio.
Sappiamo anche che Erode, detto il grande, morì nell'anno 4 prima dell'anno zero e sappiamo pure che era vivo e “mordace” all'epoca della nascita di Gesù.
In base a queste informazioni, forniteci da Publio Cornelio Tacito che visse tra il I e il II secolo dell'Era Cristiana, possiamo stimare la nascita di Gesù sette anni prima di quella normalmente creduta.
Dai dati sul censimento sotto Ottaviano, possiamo quindi accertare la data di nascita del Salvatore: il giorno primo di novembre dell'anno 7 prima dell'Era Volgare o Cristiana.
A questo punto non resterebbe che disegnare l'oroscopo di Gesù...ma c'è chi l'ha già fatto per noi: Hadès!
Hadès, al secolo Alain Yaouanc, notissimo astrologo francese, recentemente deceduto, autore di un'ottantina di testi esoterici, pubblicò il tema natale di Cristo nel libro “Le mythe de l'Antechrist”, pubblicato nell'aprile del 1979.
Per inciso occorre ricordare che Hadès fu l'astrologo di François Mitterand, presidente della Repubblica Francese per quattordici anni.
E proprio Hadès pone la nascita di Gesù il primo di novembre dell'anno 7 a.C., nelle prime ore pomeridiane.
In base a queste informazioni, forniteci da Publio Cornelio Tacito che visse tra il I e il II secolo dell'Era Cristiana, possiamo stimare la nascita di Gesù sette anni prima di quella normalmente creduta.
Dai dati sul censimento sotto Ottaviano, possiamo quindi accertare la data di nascita del Salvatore: il giorno primo di novembre dell'anno 7 prima dell'Era Volgare o Cristiana.
A questo punto non resterebbe che disegnare l'oroscopo di Gesù...ma c'è chi l'ha già fatto per noi: Hadès!
Hadès, al secolo Alain Yaouanc, notissimo astrologo francese, recentemente deceduto, autore di un'ottantina di testi esoterici, pubblicò il tema natale di Cristo nel libro “Le mythe de l'Antechrist”, pubblicato nell'aprile del 1979.
Per inciso occorre ricordare che Hadès fu l'astrologo di François Mitterand, presidente della Repubblica Francese per quattordici anni.
E proprio Hadès pone la nascita di Gesù il primo di novembre dell'anno 7 a.C., nelle prime ore pomeridiane.
Gesù nasce quando alla congiunzione epocale di Giove e Saturno (proprio come quella di questi giorni) nel segno dei Pesci, si congiunge la Luna.
I Re Magi (o maghi?) erano ben consapevoli di “Chi” sarebbe nato nel momento in cui, a Giove e Saturno, si sarebbe unita anche la Luna (io ritengo che i tre fossero già presenti alla nascita di Gesù e non che siano arrivati in un secondo momento e, cioè, 12 giorni dopo come dice la tradizione cristiana).
I Re Magi (o maghi?) erano ben consapevoli di “Chi” sarebbe nato nel momento in cui, a Giove e Saturno, si sarebbe unita anche la Luna (io ritengo che i tre fossero già presenti alla nascita di Gesù e non che siano arrivati in un secondo momento e, cioè, 12 giorni dopo come dice la tradizione cristiana).
ED ecco, secondo Hadès, l'oroscopo di Gesù, “figlio di Myriam e di Giuseppe e di Davide e di Abramo” come scritto in Matteo I, 1 .
Per quanto riguarda l'interpretazione del quadro astrologico la lascio a voi; non voglio influenzare nessuno... una sorta di “Domine non sum dignus”!
Vediamo ora, per curiosità, alcuni fattori simbolici che riguardano la Natività.
Nella grotta/capanna sono presenti un toro e un asino che sono rispettivamente i simboli della cultura egizia, il Toro ( ricordiamo che gli Ebrei provenivano dall'Egitto ) e greca, l'Asino. Queste due culture inquadrano il pensiero di Gesù.
Il simbolismo dei doni recati dai Mag(h)i al Bambino.
- L'oro è tradizionalmente il metallo del SOLE, e indica la solarità di Cristo. Il suo elemento è il FUOCO.
- L'incenso è una pianta che viene usata tradizionalmente per produrre una resina semicombustibile; questa resina è utilizzata da sempre nelle liturgie di varie religioni ed è riservata alla divinità. Astrologicamente è ricollegabile a MERCURIO. Il suo elemento è l'ARIA.
- La mirra, anch'essa una resina vegetale, è utilizzata, nella liturgia cristiana, per la preparazione dell'olio santo, quello consacrato il giovedì di Pasqua dal vescovo. É astrologicamente riconducibile a GIOVE. Il suo elemento è la TERRA.
Alcune tradizioni parlano anche di un quarto re che si sarebbe perso per strada; recava in dono le perle (VENERE), un dono di ACQUA.
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