Siamo tutti impregnati di cultura astrologica


 
Tutti siamo attratti dal cielo stellato.
Sicuramente lo siamo stati da bambini, quando chiedevamo a mamma e papà cosa fossero nel cielo quei disegni  formati dalle stelle.

Ebbene, da sempre, gli uomini di tutti i Popoli hanno guardato il cielo e si sono posti le nostre stesse domande.


Molto tempo prima che Girolamo Fracastoro illustre medico, filosofo e astronomo del XVI secolo, ideasse il cannocchiale - poi realizzato da Galilei - l'uomo già sapeva che le stelle erano importanti.

Erano troppo belle e magiche per non contenere un messaggio speciale.

Questa curiosità fu l’inizio della scienza del cielo l’astrologia dalla quale, successivamente, si separò l’astronomia che ora si occupa unicamente dell’aspetto fisico del cielo.

Attualmente  molti astronomi guardano con diffidenza e anche con un po’ di sufficienza l’astrologia...eppure, soprattutto nei secoli passati, furono numerosi gli  astronomi/astrologi, anche dopo la frattura tra le due scienze.

Per citarne alcuni, oltre a Fracastoro, ci furono ad esempio Rutilio Benincasa, studioso del calcolo delle probabilità, Galileo Galilei che tutti conosciamo, William Herschel  musicista e scopritore di Urano nel 1781 e Gustav Holst, anche lui musicista e studioso di astrologia e astronomia.
Gustav Holst, tra l’altro, compose la suite “I pianeti” … stupenda ! 
Qui sotto potete ascoltare Venere "la portatrice di pace".
Mettete il suono a tutto volume...vivrete lo spirito di questo affascinante pianeta!


Ma tornando agli albori dell’astrologia, pensate che gli archeologi hanno trovato tracce di studi astrologici tra le rovine di tutte le civiltà antiche, Sumeri, Greci, Cinesi fino ai popoli centroamericani e oltre.

Ricordiamo anche i megaliti di Stonehenge, essi compongono un orologio preciso e accurato basato sul ciclo di Saros (Sole / Terra / Luna), utile anche per il calcolo delle eclissi.

E cosa vogliamo dire dei Dogon, popolo africano del Mali; loro sapevano già, prima dei nostri astronomi, che la stella Sirio è un sistema trinario, cioè composto da tre stelle gemelle.

Insomma possiamo tranquillamente affermare che l’Astrologia è la scienza più antica del mondo. 
Gli antichi osservarono che le stelle erano fisse ma, cinque di esse, erano più luminose e avevano un movimento veloce; le chiamarono girovaghe (in latino: planètes); ora noi li chiamiamo pianeti.

Questi cinque astri sono chiamati, ancora oggi, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, come le divinità del Pantheon romano.

Perché questi pianeti erano stati chiamati con nomi di dèi ?
Perché gli antichi Greci, prima, e i Latini, poi, avevano notato somiglianze di “carattere” tra dèi e pianeti.

Ad esempio avevano notato che, quando un certo astro rosso era più vicino alla Terra e appariva, quindi, molto luminoso, era facile che in quel periodo iniziassero le guerre.
Identificarono così quell’astro con Marte, il dio della guerra e il pianeta rosso venne chiamato Marte / Ares.
Al pianeta più rapido, venne dato il nome del messaggero degli dèi Mercurio / Hermes.
Al pianeta più bello e luminoso venne dato il nome di Venere/Afrodite che era la dea della bellezza.
Al pianeta più grande fu attribuito il nome del padre degli dèi: Jupiter / Zeus, per noi Giove.
Al pianeta più lontano si scelse in nome di Saturno / Chronos, che era il padre di Giove e di altri dei maggiori.

Negli ultimi tre secoli sono stati scoperti altri tre pianeti.
Per continuare la tradizione. anche questi tre pianeti hanno ricevuto il nome di antichi dèi: Urano, Nettuno e Plutone.
Come dicevo, gli antichi attribuirono nomi di dei ai pianeti... ma non solo, attribuirono loro anche la capacità di influire, come gli dèi, nella vita degli umani.
Come ricorderete, ad esempio,  avevano notato che c’era più aggressività e belligeranza nei giorni in cui Marte era più luminoso e più vicino alla Terra.

Come gli antichi, anche noi moderni astrologi attribuiamo ai pianeti la capacità di influire nella vita degli umani e utilizziamo l’Astrologia per pilotare queste influenze. 

“Siamo nati in un dato momento, in un dato luogo, e abbiamo – come i vini celebri – le qualità dell’anno e della stagione che ci hanno visti nascere.”

                                           Carl Gustav Jung

L’astrologia entra nella vita di tutti noi;  entra anche nella vita degli scettici.

Siamo tutti impregnati di cultura astrologica senza rendercene conto. Senza pensarci usiamo parole profondamente legate all’astrologia.

Non ci credete?  Verifichiamo  il significato di alcune parole che usiamo normalmente:

un tipo solare … quando indichiamo una persona aperta, sincera, luminosa come il Sole;
un tizio lunatico, quando indichiamo chi cambia frequentemente umore come la Luna cambia   aspetto durante il suo mese, da nuova, invisibile, a piena, tutta tonda;
e … cosa mi dite dell’espressione “avere la Luna storta o di traverso” ?

Abbiamo poi il termine "venereo", legato al mondo femminile e, nel linguaggio medico corrente, alle malattie a contagio sessuale. Il termine ci giunge dai tempi in cui le donne erano ritenute "responsabili" dei mali del mondo !

Ma continuiamo con la nostra verifica!

Gioviale, si dice di una persona allegra, espansiva, come Giove il pianeta più grande.
Marziale, si dice di qualcuno dall'atteggiamento militaresco; Marte, ricordate, era il dio della guerra.

Spostandoci dai Pianeti alle Stelle, sempre nel linguaggio comune troviamo i termini:
canicola che è la calura del Sole quando attraversa la costellazione dei Cani a fine luglio;
solleone cioè il Sole nel Leone, dal 21 luglio al 21 agosto, il periodo più caldo dell’anno.
In Emilia, quando uno parla in modo strano, incomprensibile, si dice che “strologa”.

E ora passiamo alla chimica dove ritroviamo analogie tra pianeti e metalli …

Il piombo è il metallo “governato” da Saturno e infatti ... il minio, ossido di piombo, è chiamato comunemente rosso di Saturno. 
Il bianco di Saturno, invece, è la biacca, il carbonato di piombo.
Il saturnismo, guarda caso, è l’avvelenamento da piombo.
E concludiamo con i giorni della settimana!

Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e, in inglese, troviamo anche saturday e sunday, giorno di Saturno e giorno del Sole.


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