Astrologia e Feng Shui: la Scienza è "UNA"

Dopo 14 anni che studiavo l’astrologia incontro un amico architetto che mi parla del feng-shui, antica scienza orientale che lui aveva appena iniziato a studiare.

L'argomento mi incuriosisce e affascina molto perciò mi metto immediatamente alla ricerca di testi, articoli, dispense che mi possano maggiormente illuminare.
All’epoca  in Italia c'è ancora poco materiale, trovo invece parecchi testi interessanti in Francia...e così  comincio a studiare.

Provenendo dall’astrologia - dodici segni, dodici case - inizialmente mi suona strana la suddivisione dello spazio piano in otto settori; una situazione euclidea, insomma.

Arriva ad illuminarmi Marco Manilio con il suo Astronomicon.
Manilio era l’astrologo di Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano; visto il suo ruolo, doveva essere piuttosto in gamba !

Perché vengo ispirato da Manilio?

Manilio proponeva sì un’astrologia di dodici segni - come quasi tutte le scuole - ma con solamente otto case; insomma divideva il piano dell’oroscopo solamente in otto settori, ognuno di 45°.

Ecco che mi salta agli occhi l’analogia tra il feng-shui e l’astrologia di Manilio: otto settori per il cielo nell’Astronomicon di Manilio e otto settori per la terra del feng-shui.

Comincio a riflettere: nell’astrologia “normale”, quella delle dodici case.
Le prime otto riguardano la vita fisica del soggetto: dalla prima casa, l’ascendente, che ci indica la nascita e l’ereditarietà genetica, via via, fino all’ottava che ci parla della morte fisica della persona. 
Le case dalla nona alla dodicesima riguardano più la spiritualità  del  soggetto e il modo in cui si espande e si realizza.

Il feng-shui, di base, non si interessa dello spirito, si interessa soprattutto della materia, a cominciare dal terreno su cui edificare per poi passare alla casa e a come costruirla.
Pertanto è normale ed accettabile che il feng-shui, che si occupa solamente del lato materiale della realtà, abbia solo otto settori, esattamente come sono otto i settori dell’astrologia che ci indicano la realtà materiale: dalla nascita (casa ascendente) alla morte (casa ottava).

Mi è successo qualche volta che alcuni astrologi mi facessero notare che il feng-shui è in un certo senso “inferiore” all’astrologia perché ha solamente otto settori e non dodici;  secondo loro è, in un certo senso, carente.
Ma il feng-shui si occupa della materia e, pertanto, otto settori sono tutto quello che serve!

Fondamentalmente c’è analogia tra le prime otto case dell’astrologia e i settori del feng-shui, anche se gli argomenti non seguono la stessa sequenza numerica.


Ad esempio: in astrologia la casa settima è il/la consorte mentre nel feng-shui il matrimonio è rappresentato dal secondo settore .
Ancora: la salute nel feng-shui interessa il terzo settore, mentre nell’astrologia corrisponde alla sesta casa. E così via.

Le case, nell’astrologia, sono in ordine sequenziale da uno a dodici in verso antiorario.



I settori nel ba-gua ( ba-gua significa “otto numeri” in cinese) seguono la numerazione della tartaruga sacra, che corrisponde (un caso?) al cosiddetto quadrato magico di Saturno in cui i numeri, da uno a nove, sono disposti in modo che la somma delle cifre per righe o per colonne dia sempre lo stesso risultato: quindici.




La leggenda della tartaruga sacra narra che il poeta Lao-Tse stesse meditando sulla riva del Fiume Giallo quando, dall’acqua, uscì una tartaruga.
La tartaruga aveva sul carapace, che era diviso in nove quadrati, dei gruppi di puntini. Questi puntini erano disposti in modo da formare, come un disegno, tutte le cifre da uno a nove disposte nella esatta sequenza del quadrato magico di Saturno. 
Il carapace di questa tartaruga illuminò Lao-Tse su come andava vista la realtà e su come andasse diviso lo spazio.


Questi otto numeri li ritroviamo anche traslitterati - in una sorta di codice binario yin / yang - nei  trigrammi dello Yi-King, il Sacro Libro dei Mutamenti.

Gli otto numeri / trigrammi prendono il nome dalle conformazioni della superficie terrestre e da fenomeni naturali :

9 li il fuoco
2 kun la terra
7 tui il lago
6 khien il cielo
1 kan l’acqua
8 ken la montagna
4 sun il vento

Il numero cinque non compare  perché il cinque rappresenta il centro, il punto di partenza verso le otto direzioni esterne; è lo stesso cinque che troviamo al centro del quadrato magico di Saturno.
Quindi vediamo che le analogie tra astrologia e feng-shui sono veramente profonde.
La vera Scienza è “UNA”.

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